...il mio si chiamava "zio Cinto" e, se ricordo bene, era il fratello del mio bisnonno.
Io non l'ho mai conosciuto, ma quando, da bambini, non ci sbrigavamo a vuotare il piatto e a finire il pranzo, ci minacciavano "non fare come lo zio Cinto". E ogni tanto ci raccontavano di alcune sue abitudini considerate strane.
Ho ripensato a lui, dopo tanti anni, leggendo su GInews la storia di Uncle Percy perché, come lui, aveva l'abitudine di masticare ogni boccone 33 volte. Ho scoperto che non era un caso isolato, ma una vera e propria scuola di pensiero che ora viene rivalutata.
I soliti americani (che ve lo dico a fare!) hanno dimostrato che seguendo questo consiglio (oltre al trucco di appoggiare la posata tra un boccone e l'altro) 30 ragazze hanno spontaneamente mangiato meno (circa 70 calorie, sono circa il 10% del pasto proposto), ma soprattutto sentendosi più sazie e più soddisfatte.
Aveva ragione lo zio Cinto? Tra l'altro credo che sia stato uno dei pochi uomini della famiglia a non morire di malattie cardiache.
Lo zio Cinto sosteneva anche che l'insalata andava mescolata 17 volte, almeno così mi ricordo. Forse anche in questo non aveva tutti i torti: se si mescola meglio, si può usare meno olio perchè si distribuisce più regolarmente. Non ho ancora trovato un americano che ci ha fatto uno studio scientifico, potremmo provarci in Italia.
Io non l'ho mai conosciuto, ma quando, da bambini, non ci sbrigavamo a vuotare il piatto e a finire il pranzo, ci minacciavano "non fare come lo zio Cinto". E ogni tanto ci raccontavano di alcune sue abitudini considerate strane.
Ho ripensato a lui, dopo tanti anni, leggendo su GInews la storia di Uncle Percy perché, come lui, aveva l'abitudine di masticare ogni boccone 33 volte. Ho scoperto che non era un caso isolato, ma una vera e propria scuola di pensiero che ora viene rivalutata.
I soliti americani (che ve lo dico a fare!) hanno dimostrato che seguendo questo consiglio (oltre al trucco di appoggiare la posata tra un boccone e l'altro) 30 ragazze hanno spontaneamente mangiato meno (circa 70 calorie, sono circa il 10% del pasto proposto), ma soprattutto sentendosi più sazie e più soddisfatte.
Aveva ragione lo zio Cinto? Tra l'altro credo che sia stato uno dei pochi uomini della famiglia a non morire di malattie cardiache.
Lo zio Cinto sosteneva anche che l'insalata andava mescolata 17 volte, almeno così mi ricordo. Forse anche in questo non aveva tutti i torti: se si mescola meglio, si può usare meno olio perchè si distribuisce più regolarmente. Non ho ancora trovato un americano che ci ha fatto uno studio scientifico, potremmo provarci in Italia.
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