Ricette utili a chi vuole mangiare bene e stare meglio.
Dubbi, domande e forse qualche risposta sulle diete ideali o sugli ideali delle diete.
Riflessioni su quello che vedo sul lavoro o che mi capita in famiglia e che riguarda il cibo e la cucina.
Notizie che raccolgo ai corsi che frequento, su internet o nei libri che leggo e che vorrei condividere con gli amici.



CITAZIONI

Ho deciso di raccogliere in una pagina a parte le citazioni che ho usato nel tempo nelle intestazioni: mi piace pensare che possano essere utili a qualcuno per capire che quando si parla di cibo, si parla di una delle dimensioni fondamentali dell'esistenza umana.

Il Signore disse a Mosè : Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore vostro Dio". (Esodo 16,11-12)

Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. 
(Isaia 7,14-15)

Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno, e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.
(Isaia 30,23)


O voi tutti assetati, venite all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. 
(Isaia 55,1)


E` venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio.
E` venuto il Figlio dell`uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori.
Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli
(Lc 7,33-35)


Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. 
Chi mangia questo pane vivrà in eterno 
Gv 6,58


Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri
(MC 9,50)

Il capotavola assaggiò l'acqua che era diventata vino. Ma egli non sapeva da dove veniva quel vino. Lo sapevano solo i servi che avevano portato l'acqua. Quando lo ebbe assaggiato, il capotavola chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti servono prima il vino buono e poi, quando si è già bevuto molto, servono il vino meno buono. Tu invece hai conservato il vino buono fino a questo momento". 
(Gv2,9-10)


Non avranno più fame, né avranno più sete, né li colpirà il sole, né arsura di sorta, perché l`Agnello che sta in mezzo al trono sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. 
(Ap 7,16-17)

Smetti di bere soltanto acqua;
prendi anche un po' di vino per favorire la digestione,
visto che sei spesso un po' malato.
(Tm 1 5,23)

Se uno mangia di tutto, non disprezzi chi mangia soltanto determinati cibi e, d'altra parte, costui non condanni chi mangia di tutto, perché Dio ha accolto anche lui. 

(Rm 14,3)

Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali "Non prendere, non gustare, non toccare"? Tutte cose destinate a scomparire con l`uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini! Queste cose hanno una parvenza di sapienza, con la loro affettata religiosità e umiltà e austerità riguardo al corpo, ma in realtà non servono che per soddisfare la carne.
(Col 2,20-23)


Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: chi serve il Cristo in queste cose, è bene accetto a Dio e stimato dagli uomini.
(Rm 14, 17-18)


Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la sua strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori". 
(Atti 14, 16-17)

E non ubriacatevi di vino,
il quale porta alla sfrenatezza,
ma siate ricolmi dello Spirito
(Ef 6, 18)


Poi, riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!». 
"Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l'uomo. Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie. Queste sono le cose che rendono impuro l'uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l'uomo
(Mt 15, 17-20)


"Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?". Così rendeva puri tutti gli alimenti. E diceva: «Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo".
(Mc7, 18-23)

Non si tratta di una citazione biblica, ma di una lettura spirituale e psicologica. Spero che possa essere utile a qualcuno!

LA GOLA, INSAZIABILE FAME DI AFFETTO 
"Contrariamente alle apparenze, la gola non è affatto un vizio «benevolo», proprio di chi si gode la vita, ma una triste modalità di autodistruzione. La difficoltà a riconoscerne la gravità è dovuta, oltre al suo legame con una necessità biologica, al fatto che tende a coprire carenze affettive e relazionali. Rivisitarne la complessa simbologia aiuta a riscoprire il senso della gratitudine verso Dio per il cibo di ogni giorno. Tale atteggiamento consente anche di recuperare il gusto per ciò che si mangia, smarrito dal goloso. Allargare gli orizzonti della vita spirituale aiuta a collocare l’alimentazione al giusto posto, raggiungendo in tal modo la propria finalità di aiuto per la vita e la salute del proprio corpo."

Giovanni Cucci S.I. Civ. Catt. IV Quaderno N°3851 del 04/12/2010  ( 425-530 )