Ricette utili a chi vuole mangiare bene e stare meglio.
Dubbi, domande e forse qualche risposta sulle diete ideali o sugli ideali delle diete.
Riflessioni su quello che vedo sul lavoro o che mi capita in famiglia e che riguarda il cibo e la cucina.
Notizie che raccolgo ai corsi che frequento, su internet o nei libri che leggo e che vorrei condividere con gli amici.



Alimentazione e invecchiamento

Sono parecchi giorni che non aggiorno il blog perché, oltre al normale aumento delle attività in vista della fine d'anno, dovevo riservare due giorni per assistere al convegno SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana), il tema era "Invecchiamento e longevità".
Sono tornata da poco e vorrei condividere con voi alcune impressioni a caldo.
Partendo dal presupposto che tutti speriamo di vivere a lungo, sono sempre più forti le prove scientifiche che una sana alimentazione ed uno stile di vita non sedentario ti aiutano ad arrivare a questo risultato. La difficoltà è, per me, non morire di noia, rinunciando a troppe cose che non sono sane (ma buone....) e non dovere sacrificare all'attività fisica il nostro scarso tempo libero: in realtà sono stati proposti dati che dimostrano che le attività sociali, le relazioni umane e anche qualche trasgressione alimentare aiutano.
Il problema si può porre diversamente dopo i 60 anni: chi ha la fortuna di arrivarci sano e di avere una pensione che gli permetta di procurarsi alimenti sani e di dedicare tempo all'attività fisica, ha la strada aperta per diventare un "highlander".
Ma gli altri (che come ci hanno spiegato, non sono la normalità, ma la norma)?
Certo che i rischi sono tanti, forse perchè non c'è molta esperienza di che cosa davvero voglia dire "vivere a lungo". Quelli che ci sono arrivati ora, erano esemplari eccezionali, selezionati e quindi particolamente sani, ma noi siamo già più acciaccati di loro anche se abbiamo la metà dei loro anni. Come hanno concluso parecchi relatori: il problema non sarà vivere a lungo, ma essere in condizione di godersi questi anni conquistati.
I dati proposti non fanno che confermare la mia esperienza: non è detto che la "dieta della nonna " vada bene.
Mia nonna era una persona speciale (da molti punti di vista): aveva avuto una vita molto difficile, ma anche molto attiva fisicamente. Inoltre la stessa dieta che ha aiutato lei ad arrivare a 90 anni, ha contribuito ai problemi cardiaci degli uomini della famiglia (morti prima dei 70).
Per noi che viviamo seduti davanti ad un PC, lavoriamo anche quando fuori c'è buio, possiamo fare centinaia di kilometri anche solo per passare un fine settimana diverso, dobbiamo fare la spesa una volta alla settimana, possiamo mangiare kiwi, banane e mandarini (che per mia nonna erano i doni di Santa Lucia, una volta all'anno), siamo cresciuti a yogurt (che mia nonna ha scoperta a 80 anni) ...credo ci sia bisogno di qualcosa di diverso, già ora.
Sembra noioso, ma è la dieta mediterranea o meglio una dieta con tanta frutta e verdura, tanti legumi, spesso il pesce, poca carne, rari formaggi e salumi, carboidrati complessi (pane, pasta e riso), poco zucchero e poco sale.
E se assomiglio a mia nonna, quando avrò 80 anni potrò rifarmi di tutte le torte, di tutto il salame, di tutto il provolone (solo per fare alcuni esempi) a cui rinuncio ora, perché a quell'epoca dovrò difendermi da una spontanea perdita di peso o dal rischio dell'anoressia senile!

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